Vorrei concludere questa “storia della mia ricerca e formazione artistica” con un altro punto dello scritto sul tipo creativo-artistico di Roberto Assagioli che prosegue dicendo:

 

“Esiste una insoddisfazione divina che spinge sempre a crescere, ad evolvere, a perfezionarsi e a creare forme di sempre maggiore bellezza e raffinatezza. Il suo motto potrebbe essere: ricerca senza fine”...  “Egli riesce a percepire l'unità sottostante la molteplicità delle forme, e a rivelare i significati profondi di ogni apparenza e simbolo, e di ogni frammento della manifestazione cosmica”.

 

Sì, la mia è ed è stata proprio una “ricerca senza fine” un continuo tentativo di trovare una Sintesi Armonica tra le molteplici  componenti che caratterizzano la mia tipologia creativo-artistica: sempre alla ricerca “dell'unità sottostante la molteplicità delle forme”. Questa è la ragione che negli anni mi ha stimolata ad approfondire l'universo sonoro e a conoscere la stretta connessione tra “Uomo, Musica e Suono”: da lì è iniziata l'altra straordinaria avventura attraverso lo studio e la formazione in Musicoterapia.

 

In particolare, specializzandomi nel Modello di Musicoterapia di Rolando Benenzon e conseguendo nel 2008 a Buenos Aires il titolo di Magister e Supervisore nel Modello Benenzon.

 

L'insieme di tutte queste esperienze artistico-creative in vari campi dell'arte, unite alla mia formazione in Psicosintesi e Musicoterapia mi fecero intuire e ideare il nuovo Modello della Musicosintesi accompagnandomi nella stesura e pubblicazione del libro:

 

“Il Canto dell'Anima. Alle origini del dialogo sonoro nella diade madre-feto”. L'UOMO  Edizioni, Firenze 2009