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Storia della mia ricerca e formazione artistica

Il padre della Psicosintesi, lo psichiatra e psicoterapeuta Roberto Assagioli (nato a Venezia nel 1888 – e morto a Capolona nel 1974) mi definirebbe un tipo umano: Creativo-Artistico. Nel suo breve ma importante scritto “I tipi umani” edito dall'Istituto di Psicosintesi di Firenze nel 1978  Roberto Assagioli scrisse:

 

“Il tipo creativo-artistico è più difficile degli altri da descrivere e da riconoscere, perché è meno definito ed ha diverse manifestazioni che possono sembrare contraddittorie. La caratteristica del tipo creativo-artistico è l'armonia. Quando l'armonia è raggiunta, il risultato è la manifestazione della bellezza. Ma nel mondo umano l'armonia non è pre-esistente; è il risultato di una dura battaglia, conseguito dopo conflitti protratti e dolorosi; è la meta raggiunta attraverso sforzi intensi per plasmare, affinare, collegare e fondere molti elementi in precedenza sconnessi o in contrasto tra loro; è il profondo e complesso compito di creare l'ordine partendo dal caos”.

 

Sin da bambina il mio gioco preferito fu quello del teatro e della musica. Appena diplomata decisi di fare il provino per accedere al biennio di Teatro dell'Avogaria di Venezia: iniziai così a “sperimentare sulla pelle” e a conoscere la bellezza e la complessità dell'arte teatrale. 

 

Lo studio e la ricerca delle proprie possibilità espressive vocali e corporee, rappresentarono “la via per intraprendere il mio viaggio”. Il luogo del teatro, quello spazio antico e misterioso costellato dalla fascinazione dei suoi segreti: le interminabili ore di prove, esercizi, allenamenti e improvvisazioni rappresentarono per me “lo spazio fisico e psichico” nel quale, con tutta l'intensità della mia giovinezza, iniziai ad esprimere la pienezza della mia identità.

 

Fu così che nel primo anno di formazione attraverso lo studio della Commedia dell'Arte con i suoi personaggi, le sue tecniche e i suoi canovacci iniziai a sperimentare l'arte teatrale. Nel secondo anno di formazione approfondii lo studio della visione del teatro di J. Grotowski con l'esperienza diretta delle sue tecniche corporee e vocali unite al lavoro più psicologico dell'attore di K. S. Stanislavskij.

 

Quei due anni  furono per me stimolo continuo di ricerca, di applicazione e di grande passione!!!

 

Iniziò così la mia carriera artistica, recitando il ruolo dell'innamorata nei “campi e campielli” di Venezia.

Appena diplomata alla Scuola professionale di Teatro dell'Avogaria, 1984 – 1986, iniziai la mia carriera artistica e incontrai l'allora emergente fotografo e regista Andràs Solymos

 

Il desiderio di approfondire la ricerca e lo studio sulle molteplici possibilità espressive della voce e in particolare del canto jazz mi stimolò a ricercare negli anni alcuni tra i professionisti che mi avrebbero iniziata all'arte del canto:  la cantante Anna Bacchia, il pianista Mal Woldron, il sassofonista Steve Lacy sino a quando trasferitami a Roma alla Scuola di Musica Jazz del Testaccio incontrai il jazzista Nino De Rose con il quale studiai canto jazz e iniziai a fare i miei primi concerti. 

Se desideri  continuare a leggere la mia storia e formazione artistica, visita le sotto-pagine di questa pagina, dove troverai, divise per settori, tutte le informazioni che mi riguardano oppure clicca sui pulsanti che trovi qui sotto.

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