top of page

Prefazione di Alberto Alberti

“Amore è interesse attivo per la vita

e la crescita di ciò che amiamo.

Là dove manca questo interesse, non esiste amore”

 

Erich Fromm

 

Il Direttore d'orchestra e gli strumenti musicali della sua Composizione Esistenziale 

 

Prefazione al "Canto dell'Anima"

Il processo del nascere, primo passo del cammino della vita, segnerà profondamente il “sé” e i sentimenti, che accompagneranno il neonato nel corso di tutta la sua futura esistenza.

 

Il periodo di vita intra-uterina, momento di transizione tra due misteri – quello della nostra origine e quello dell'esistenza umana –, ci appare come impregnato da una parte di un senso di nostalgia, risonanza dolorosa di un'armonia antica e segreta, dall'altra di una sensazione di incertezza, caratterizzate da un misto di timore e di speranza.

 

La vita verso cui il “sé nascente” si sta dirigendo è forse qualcosa di malevolo e minaccioso per l'integrità del suo esserci? O invece è una bellezza che lo aspetta, una gioia da condividere, un amore che lo accoglie?

 

Sarà compito della futura madre, in questo percorso sconosciuto e tutto da scoprire, fare da filtro tra il bambino e la vita, trattenendo in sé ogni dissonanza proveniente dal mondo esterno, e componendo in una sintesi le proprie voci interne, al fine di far percepire al figlio soltanto i suoni buoni della vita, ovvero sensazioni di sicurezza, amore, protezione, fiducia, coraggio e slancio vitale, creando cioè quel clima interiore positivo fondamentale per una crescita sana e armoniosa. 

 

Ma la donna - “madre nascente” -, per aprirsi ad un dialogo di sentimento col “figlio nascente”, dovrà avviare un profondo e delicato processo di trasformazione evolutiva della sua identità femminile: si tratta di confrontarsi con nuove parti di sé, rivisitare la relazione con la propria femminilità, e soprattutto ripercorrere la sua storia di figlia ed il particolare rapporto con la propria madre.

 

Sarà proprio riattraversando questa importante relazione che ella potrà rivivere consapevolmente le proprie emozioni, esprimerle e armonizzarle, ricomporre conflitti ed eventuali ferite, recuperare e far proprie le cose buone di quelle memorie e vissuti affettivi, al fine di compiere il passaggio generazionale da figlia a madre, da “creatura” a “forza creatrice”.

 

La gravidanza, come ci dice la Marson, è allo stesso tempo “uno stato di grazia e di vulnerabilità”: capacità e risorse creative si intrecciano con dubbi, ansie e incertezze; molto importante è che la donna non sia e non si senta sola, e che abbia la possibilità sia di esprimere e condividere sia i momenti di vuoto e di paura, sia i momenti di pienezza e di gioia nel diventare madre.

 

Alessandra  Giuliana Marson ci presenta con questo bel libro la sua proposta teorica e di metodo di lavoro (Musicosintesi) – derivante tra l'incontro della Psicosintesi di Assagioli e la Musicoterapia di Benenzon -, nella sua applicazione specifica di sostegno e accompagnamento della donna nel suo processo di maturazione durante la gravidanza; attraverso strumenti corporeo-sonoro-creativi la donna può diventare consapevole delle potenzialità e competenze che già le appartengono, capace di ascoltarsi in profondità, e rendersi sintonica nella diade madre-feto, all'interno della “costellazione materna”.

 

Attraverso la storia-testimonianza di Caterina, il lettore viene gradualmente introdotto nello spazio-tempo di silenzio e di sacralità della gestazione, si lascia quasi impercettibilmente trasportare nell'universo delle movenze femminili  e materne, fino a partecipare di un'armonia crescente di voci e canti, suoni e poesia.

 

Questo scritto è dedicato primariamente a tutte le “madri nascenti”, le accompagna nelle varie fasi della gestazione, ma è anche rivolto a tutti coloro che cercano se stessi e il senso del vivere, aiutandoli a cogliere una qualche vibrazione del proprio Sé, un cenno di commozione della propria anima, rinvenendone il canto originario nella stessa relazione d'amore tra la madre e il feto, nell'intimità di quel dialogo affettivo-sonoro primario, che è espressione di quel sentimento di appartenenza e di consonanza all'interno della sinfonia cosmica di tutta la Creazione.

 

 

Alberto Alberti

bottom of page